Le vacanze per i celiaci, un periodo critico

Le vacanze rappresentano un periodo critico per i celiaci. Si varcano molte volte i confini nazionali, ma soprattutto si è costretti a mangiare fuori, in posti in cui magari nessuno è attrezzato per preparare pasti senza glutine. In Italia i malati di celiachia sono 80mila con 500mila persone in attesa di diagnosi e proprio per far si che si possano passare vacanze tranquille l' Associazione italiana celiachia (Aic) ha preparato un prontuario da consultare per conoscere ristoranti, pizzerie e alberghi con cibi adatti.Il viaggio va pianificato fin dalla scelta della compagnia aerea (sito glutenfreepassport c'è la lista di quelle che hanno pasti senza glutine) e dalla richiesta, al momento della prenotazione del volo, del pasto a bordo. Ma è solo una delle indicazioni contenute nel prontuario. Si può anche contattare l'associazione celiaci del Paese che si è deciso di visitare. Mentre sul sito celiactravel, è possibile scaricare la "carta dei ristoranti per un pasto senza glutine", utile per spiegare le proprie esigenze alimentari in tutte le lingue del mondo. Per i celiaci il viaggio può anche rivelarsi una piacevole scoperta. In molti Paesi, si possono trovare piatti tipici a base di cereali privi di glutine. Dal pane di mais e le torte di tapioca in Africa alla feijoada in Brasile, fino al budino di riso in Canada.
Il decalogo offre poi una lista di regole per evitare rischi: occhio al riso che deve essere cotto in una pentola non contaminata da bolliture precedenti, alla pasta di farro o di kamut (cereali non permessi) e al glutine che si nasconde in alimenti insospettabili, dai salumi ai formaggi da spalmare. L'alimentazione deve essere varia anche in vacanza e occorre evitare i digiuni. Occhio anche alla diarrea : per evitarla è fondamentale stare attenti all'acqua che si beve all'estero e ai cibi crudi. L'obbligo di una dieta senza glutine, ribadisce Letizia Saturni, specialista in Scienze dell'alimentazione all'università Politecnica delle Marche «non comporta limiti nella propria vita sociale e nella scelta delle proprie mete per le vacanze. Al contrario, andare in luoghi diversi dall'Italia può essere un'occasione per scoprire nuovi sapori e nuove ricette sicure e poco note nella cucina mediterranea».