In aumento in Italia le gravidanze che coinvolgono ragazze minorenni

Crescono in Italia le gravidanze che coinvolgono ragazze minorenni, siamo arrivati a quota 10mila casi ogni anno ed il fenomeno è destinato a salire per via della forte immigrazione. E' la denuncia della SIGO, Società italiana di ginecologia e ostetricia, riunita in un convegno nazionale. I ginecologhi riferiscono che nell' età dell' adolescenza quasi il 90% delle ragazze che hanno un rapporto sessuale è a rischio di rimanere incinta entro un anno dall'inizio dell'attività sessuale, e frequenti sono le conseguenze negative per madre e bambino. E' necessario, dunque, arginare il fenomeno con «strategie condivise per una maternità consapevole». Le mamme adolescenti in Italia sono dunque in aumento: da 9.525 del 2006 a 9.583 l'anno successivo, un incremento dello 0,5% in soli 12 mesi secondo l'Istat.
Il Regno Unito registra il 7,1% di gravidanze nelle under 19; l'Estonia l'8,1%; la Slovenia l'8%; l'Austria il 5,8%. L'Italia, con circa 10.000 gravidanze tra adolescenti l'anno, si colloca dopo le medie di questi Paesi.
Troppo, sottolineano i ginecologi, se si pensa a quanto può essere traumatico questo evento. Un fenomeno da prevenire, con un'educazione alla maternità consapevole che inizi fin da giovanissime: le under 19 sessualmente attive che non usano protezione hanno infatti il 90% di possibilità di restare incinte entro un anno. E, quando questo accade, affermano gli esperti, è indispensabile che si attivi subito un'assistenza continua, per prevenire le più frequenti complicanze: parto prematuro, ritardo di accrescimento del feto, rischio depressione postpartum e maltrattamenti. «Problemi che non si spiegano solo con l'età e le sue caratteristiche fisiche e psicologiche - dice il presidente Sigo Giorgio Vittori - infatti l'Oms indica altri fattori critici come l'educazione, lo stato sociale e la fruibilità dei servizi sanitari». Elementi che valgono in particolare per le immigrate e, non a caso, l'incremento registrato dal 2006 al 2007 è tutto a loro carico: i parti fra le italiane con meno di 19 anni passati da 7.178 a 7.088 mentre fra le loro coetanee straniere da 2.347 a 2.495.