Come curare la calvizie maschile

Com’è possibile curare la calvizie maschile? Questa patologia fastidiosa consiste nell’assottigliamento dei capelli e può derivare dai più diversi fattori che ne individuano la causa, infatti è possibile parlare di alopecia fronto- parietale, alopecia da stress, alopecia post- infettiva, alopecia congenita, alopecia areata, alopecia da denutrizione, alopecia da farmaci, ecc.

La cura dell’alopecia maschile consiste nell’impedire agli ormoni androgeni di preparare i loro effetti sui follicoli e nel contempo stimolare quest’ultimi a produrre capelli più forti. Inoltre è possibile ridurre o bloccare l’azione ormonale sul follicolo utilizzando farmaci che impediscono la formazione del DHT che è l’ormone androgeno che causa la miniaturizzazione del bulbo pilifero. Però la terapia medica per affrontare tale malattia può avere luogo ricorrendo ad alcuni meccanismi: l’uso di Fitosteroli, che sono essenze naturali che vengono presi da semi, corteccia, polline e frutti di alcuni tipi di piante. 

Tali estratti posseggono lo stesso funzionamento di azione della Finasteride, entrambe impediscono la 5- alfa reduttasi di tipo 1 che frenano la produzione di DHT. Farmaci di tale genere sono da assumere sottoforma di pillole e che interrompono la scalata della malattia e in molti casi rende possibile altresì la ricrescita del capello. 

Tali pillole sono molto ben sopportate dai pazienti e i risultati sono visibili già dopo circa 3 mesi di cura e dopo i primi sei mesi osserverete fin da subito un forte infoltimento dei capelli in tutta la zona della testa che prima era sfoltita. Per concludere tra gli inibitori di androgeni ci sono anche il ciprotene acetato, che si trova in alcune pastiglie anticoncezionali, poi c’è il flutamide e lo spironolattone. 

Comunque le tecniche per la risoluzione dell’alopecia maschile o anche quella femminile, sono molteplici; oltre all’autotrapianto, che forse è la modalità più conosciuta, ci sono nuove tecniche che si sono perfezionate nel tempo, come ad esempio la prp, con questa tecnica si va ad iniettare del plasma arricchito con le piastrine, poiché ha capacità rigenerative delle cellule staminali contenute all’interno del bulbo capillare.